sabato 28 gennaio 2012

Rappresentazione del colore


Dal 1931 esiste un modello colorimetrico che rappresenta tutti i colori percepiti dall’occhio umano. Tale Modello CIE XYZ (Commission Internationale de l’Eclairage) detto anche sistema di colore norma è un solido complesso che rappresenta tutti i colori caratterizzati da tre parametri: luminosità (o luminanza), tinta e purezza (o saturazione); tinta e purezza rappresentano la cromaticità del colore. Del solido viene solitamente rappresentata soltanto la sezione secondo il piano XY con una forma che assomiglia alla sagoma di una campana e in cui X e Y indicano la cromaticità e dove la luminanza non viene rappresentata.


Il Modello CIE L*a*b, evoluto dal precedente, è 3D e si sviluppa lungo tre assi ortogonali: due assi sul piano orizzontale riguardano la cromaticità: l’asse a si estende dal verde (-a) al rosso (+a) e l’asse b dal blu (-b) al giallo (+b); l’asse verticale riguarda la luminosità o luminanza (L) che aumenta dal basso verso l’alto.



Anche se l’occhio umano può percepire solo una piccola parte dello spettro elettromagnetico, si tratta comunque di vari miliardi di colori, un numero comunque maggiore di quello dei colori che possono essere riprodotti da un monito, uno scanner o una stampante. Ogni colore può essere rappresentato da una miscela dei tre colori primari, rosso (R = red), verde (G = green) e blu (B = blue), ma generare tutti i colori dello spettro non è possibile senza modificare anche la lunghezza d’onda dei colori primari.

I colori primari si possono miscelare a due a due in modo da produrre i cosiddetti colori secondari: il magenta (M), miscela rosso e blu, il ciano (C = cyan), miscela di verde e blue, il giallo (Y = yellow), miscela di rosso e verde.

La miscela nelle intensità appropriate dei tre primari o di un secondario e del primario opposto produce luce bianca.

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