sabato 28 gennaio 2012

Immagini vettoriali


Ciò che abbiamo visto finora (dimensioni, risoluzione, profondità di colore e formato), riguarda solo le immagini bitmap.

Le immagini vettoriali sono costituite da una serie di tracciati (segmenti, curve o poligoni) definiti con un tipo di linguaggio detto PostScript. Ogni tracciato ha un colore e uno spessore del tratto e un colore o sfumatura di riempimento. 


I tracciati (curve di Beziér) sono caratterizzati dalla presenza di alcuni punti di controllo detti nodi, ognuno dei quali rappresenta appunto un vettore. I vettori sono entità matematiche definiti da 4 parametri fondamentali: origine, direzione, verso e intensità. Modificando graficamente tali parametri con l’utilizzo di opportune maniglie, si può modificare l’andamento dei tracciati. 


Le immagini vettoriali possono essere scalate o ridimensionate senza perdere di qualità, siccome le curve vengono continuamente ricalcolate matematicamente. Si possono stampare su qualsiasi periferica di output a qualsiasi risoluzione. Tutti gli elementi di un’immagine vettoriale vengono convertiti in mappe di bit prima della stampa secondo un processo detto rasterizzazione in cui viene stabilita la risoluzione output. A monitor, date le caratteristiche delle tecniche di rappresentazione video, vengono visualizzate alla stessa stregua delle immagini bitmap, cioè suddivise in pixel. Questo tipo di immagini è l’ideale per la rappresentazione dei font e delle figure a tinte piatte come icone e logotipi.


I formati vettoriali possono contenere anche immagini bitmap, che però conservano la loro caratteristica di non scalabilità.

PDF (Portable Document Format) è un formato creato da Adobe e utilizzato da Adobe Acrobat, software multipiattaforma per l’editoria elettronica. Come tutti i formati PostScript, di cui è un’evoluzione, il PDF può contenere sia immagini bitmap sia vettoriali, oltre a funzioni di ricerca e navigazione all’interno del documento, supporta i metodi RGB, CMYK, scala di colore, scala di grigio, bitmap, LAB, ma non i canali alfa. Supporta altresì la compressione JPEG.

EPS o EPSF (Encapsulated PostScript) può descrivere sia immagini vettoriali sia bitmap, è riconosciuto da quasi tutti i programmi di grafica e di impaginazione, può contenere tracciati di ritaglio per mascherare le immagini una volta importate in un programma di impaginazione. Supporta i canali alfa.

SVG (Scalable Vector Graphics) è basato su XML, usato per creare grafica per il Web che risponde alle azioni dell’utente con effetti sofisticati, quali evidenziamento, ricercabilità, accessibilità, consigli audio e animazioni. Gli oggetti grafici possono essere raggruppati in oggetti più comprensivi, essere muniti di attributi di stile, essere aggiunti ad altri oggetti precedentemente costruiti e visualizzati. Le figure possono essere dinamiche e interattive. SVG supporta il canale alfa.

SWF (ShockWave Flash) è un formato proprietario di Adobe, generato dal programma Flash, pensato per essere sufficientemente piccolo per la pubblicazione sul Web (un documento SWF contiene animazioni e applet con diverse funzioni e vari gradi di interattività). [Per “applet” si intende un programma che deve essere necessariamente eseguito come “ospite” all’interno di un altro programma detto container; inizialmente introdotto per gli Applescript, il termine oggi si riferisce comunemente alle applet Java. Adobe Flash Player e Windows Media Player sono altri esempi di applet]

DCS (Desktop Color Separation) è una versione dello standard EPS sviluppata da Quark. DCS1.0 supporta file CMYK; DCS2.0 supporta file multicanale CMYK con canale alfa e più canali di tinte piatte.


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